“Non basta cancellare il termine Dublino per correggere le iniquità del sistema europeo comune di asilo. La Commissione ha perso un’occasione importante di riforma sostanziale del sistema, piegandosi alle pressioni di quei governi che da sempre rifiutano la solidarietà come strumento di gestione del fenomeno migratorio”. Così in una nota l’eurodeputato e vicepresidente della Commissione LIBE a Bruxelles, Pietro Bartolo.
“Anziché prevedere – prosegue Bartolo – un sistema solidale e giusto, in grado di rafforzare il diritto di asilo e garantire il pieno rispetto dei diritti fondamentali dei richiedenti, ha presentato un pacchetto che riflette l’ossessione degli Stati membri per i rimpatri”.
“Le responsabilità rimangono quasi interamente dei Paesi di primo ingresso con l’introduzione di procedure accelerate di frontiera che mettono a rischio l’effettivo accesso alla protezione internazionale. Solo un sistema basato sul ricollocamento automatico e obbligatorio può costituire uno strumento efficace di gestione dell’asilo in Europa”.
“Il patto – conclude Bartolo – ha disatteso le nostre aspettative, ignorando la posizione già espressa dal Parlamento, ma ora cominciamo a lavorare e mettere sul tavolo soluzioni che siano umane, sostenibili ed efficaci”.
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