Quattro giorni di lavori – da oggi a giovedì 11 marzo – in sessione plenaria. Il Parlamento europeo, ancora diviso tra deputati in presenza a Bruxelles e deputati collegati in remoto, non ferma la sua attività.
Oggi l’inizio dei lavori sarà all’insegna della Giornata internazionale delle donne. Il Presidente David Sassoli e la premier neozelandese Jacinda Ardern parleranno in Plenaria. Jacinda Ardern lo farà con un videomessaggio registrato sul tema della leadership femminile in tempi di pandemia.

Da segnalare (martedì 9) il voto di definitiva approvazione del Programma “EU4-Health”, che vale 5,1 miliardi per il periodo 2021-2027, ai fini di potenziare i servizi sanitari per prevenire future minacce pandemiche: agevolare la disponibilità dei dispositivi medici, che siano accessibili e a un prezzo conveniente, sostenere la creazione di uno “spazio europeo dei dati sanitari”.

Mercoledì sarà la volta di un importante evento. Ci sarà la firma di tutti i vertici istituzionali (Sassoli per il Parlamento, Michel per il Consiglio e Von der Leyen per la Commissione) in una cerimonia che mette in movimento la Conferenza sul futuro dell’Europa. La dichiarazione congiunta sarà firmata alle ore 13.
L’atto segnerà l’inizio del processo che permetterà ai cittadini di partecipare alla ridefinizione delle politiche e delle istituzioni dell’UE. La dichiarazione include l’impegno delle istituzioni dell’UE “ad ascoltare gli europei e a dare seguito alle raccomandazioni fatte dalla conferenza” in linea con le rispettive competenze sancite dai Trattati. Si tratterà di un percorso non breve ma l’auspicio è quello di imprimere una svolta non di facciata all’intero impianto istituzionale e che vada a beneficio degli europei.

Sempre mercoledì si voterà un progetto di iniziativa legislativa sulla responsabilità delle imprese e l’ambiente. Nella proposta si chiedono norme sugli standard per una condotta responsabile delle imprese, compresi i danni causati alle persone e al pianeta.
Il progetto chiede alla Commissione di presentare urgentemente una legge che assicuri che le imprese siano ritenute responsabili quando danneggiano – o contribuiscono a danneggiare – i diritti umani, l’ambiente e il buon governo. Le nuove regole dovranno proteggere meglio i diritti delle vittime, garantire l’accesso a mezzi di ricorso e dovranno applicarsi a tutte le imprese che vogliono accedere al mercato interno dell’UE, comprese quelle stabilite in paesi terzi.

Il controllo sui media sarà al centro di un dibattito che riguarda le misure prese da Polonia, Ungheria e Slovenia nei confronti degli organi di informazione (mercoledì 10).
Sul tema dei diritti, in contrasto con le norme varate in Polonia, i deputati chiederanno all’UE di diventare “zona di libertà LGBTIQ”. Il dibattito si terrà mercoledì e la votazione giovedì. Due anni dopo la dichiarazione della prima contea polacca come esente dalla cosiddetta ”ideologia LGBTIQ”, il Parlamento europeo chiede che l’UE divenga una ”zona di libertà LGBTIQ” e sottolinea che qualsiasi tipo di discriminazione contro le persone LGBTIQ è in aperta violazione dei valori fondamentali dell’UE.

Sull’evasione fiscale, il Parlamento discuterà le recenti scoperte dell’inchiesta “Open-Lux” da parte di giornalisti investigativi. Il dibattito di mercoledì pomeriggio permetterà ai deputati di discutere con il Consiglio e la Commissione le implicazioni e gli insegnamenti da trarre a livello europeo e nazionale.

Ci sarà anche un confronto sulle priorità per il semestre europeo di quest’anno, per sottolineare l’importanza delle politiche sociali e delle riforme strutturali per la ripresa. Sullo sfondo del Piano di Ripresa e Resilienza. I deputati discuteranno le priorità sociali dei piani di riforma nazionali come l’occupazione, l’istruzione e la salute.

La Pesca sarà al centro di una discussione (con votazione mercoledì 10) sui negoziati con il Consiglio Ue che dovranno portare alla regolamentazione dell’attività per i prossimi 15 anni. Una delle proposte più discusse del regolamento sul controllo della pesca riguarda l’uso di telecamere a bordo delle navi. La commissione parlamentare ha proposto che l’uso di tali dispositivi sia volontario e incentivato attraverso misure come le quote di pesca aggiuntive, piuttosto che obbligatorio. Il Parlamento potrebbe anche chiedere che l’uso di dispositivi di geolocalizzazione e di giornali di bordo elettronici sia obbligatorio per tutte le navi.

Martedì pomeriggio, i deputati discuteranno del conflitto in Siria e delle sue conseguenze. Sarà presente l’Alto Rappresentante della politica estera Josep Borrell.

Il Parlamento svolgerà anche un dibattito (sarà votata anche una Risoluzione in merito) sull’agguato mortale all’ambasciatore italiano nella Repubblica democratica del Congo, Luca Attanasio, del suo carabiniere della scorta e dell’autista.

Revocare o no l’immunità ai deputati europei catalani perseguiti dalle autorità della Spagna. Un bel rebus per l’aula del Parlamento che dovrà votare a scrutinio segreto sul destino degli indipendentisti Carles Puigdemont, Antoni Comin, Clara Ponsati Oblois, Valter Flego e Nuno Melo sui quali pende un mandato d’arresto europeo spiccato dai magistrati iberici. (Il voto lunedì pomeriggio, risultati martedì mattina).