“L’Europa reagisce in maniera schizofrenica mostrandosi solidale e accogliente nei confronti del flusso migratorio proveniente dall’Ucraina ma sorda e insensibile di fronte all’emergenza umanitaria del Mediterraneo e in Libia”.
Cosi’ l’eurodeputato italiano di S&D, e già medico a Lampedusa, Piero Bartolo. Durante il dibattito sulla situazione in Libia alla Commissione libertà civili del Parlamento europeo Bartolo ha anche specificato che le operazioni di salvataggio delle guardia costiera libica sono “vere e proprie operazioni di cattura di persone che cercano di scappare da centri in cui sono tenute in condizioni disumane”.
Opposta la posizione del rappresentane della direzione per il vicinato della Commissione europea, Francisco Gaztelu, per cui “solo aumentando la cooperazione con le autorità libiche si può ridurre il numero di morti in mare. Per questo motivo la Commissione sta presentando una serie di programmi per migliorare le capacità della guardia costiera libica e dei centri di coordinamento delle attività di salvataggio”.
Presente al dibattito anche il giornalista investigativo Ian Urbina, presidente dell’organizzazione non governativa, The Outlaw Ocean Project che ha invece accusato la Commissione di “sapere quanto accade ai rifugiati che si trovano nei campi libici, ovvero crimini contro l’umanità resi più odiosi ancora perché è Frontex stessa, ovvero l’Ue a segnalare la posizione delle barche alla guardia costiera libica”.
Presente al dibattito anche l’eurodeputata della Lega Annalisa Tardino che ha ricordato la posizione espressa dal suo partito di favorire la costruzione in Libia di centri a gestione europea di identificazione e gestione delle pratiche d’asilo”. (ANSA).