A sei mesi dalla sua scomparsa, Il Comune di Caltagirone ha voluto intitolare un parco pubblico alla memoria dell’ex Presidente dell’Europarlamento David Sassoli. Un onore per me aver scoperto la targa come rappresentante del Parlamento Europeo insieme al sindaco Fabio Roccuzzo e all’assessore che ha fortemente voluto questa intitolazione. Don Luigi Sturzo e il suo invito a “mettersi in ascolto della società” era un punto fermo della formazione di David, di quella “politica alta” di cui voleva essere interprete e fautore. Ecco perché il “Parco David Maria Sassoli” nella città natale di Sturzo ha un valore speciale.

Un parco è condivisione e questo a Caltagirone lo è ancora di più perché è venuto su da un percorso partecipato. David è stato un uomo e un politico straordinario che ha saputo interpretare il suo ruolo, fortemente europeista. Un uomo e un politico fermo e gentile, sempre con il sorriso sulle labbra e pronto ad ascoltare. È estremamente significativo che una città siciliana voglia avvicinarsi all’Europa nel nome di David Sassoli.

“Si tratta – ha dichiarato il sindaco Fabio Roccuzzo – dell’omaggio a un uomo straordinario, a un giornalista estremamente apprezzato, a un politico coerente e capace, a un presidente del Parlamento che ha incarnato al meglio i valori dell’Europa. Dopo l’apposita delibera di Giunta, abbiamo chiesto e ottenuto, con decreto prefettizio, l’autorizzazione a questa sentita intitolazione in uno spazio che, grazie all’impegno e all’esempio di tanti giovani che hanno contribuito a migliorarne le condizioni, reca in sé una storia di partecipazione, civismo e comunità”.

“Per dirla con il presidente Sassoli, secondo il quale l’Europa non è un incidente della storia – ha aggiunto l’assessore alla Cooperazione Luca Giarmanà, ricordando gli sforzi delle associazioni e di quanti altri, negli anni, si sono attivati per sottrarre l’area al degrado e farne un frequentato punto di riferimento –, quanto è stato qui realizzato non è un incidente nella storia della nostra città”.

Bruno Salerno, studente in Politiche europee e internazionali alla Cattolica e laureato in Economia, che dopo la morte di Sassoli ha lanciato l’idea di intitolargli un luogo della città, ha ricordato “i suoi alti principi morali” e il suo impegno costante “per la pace, la solidarietà e la cooperazione, che ha costituito e continuerebbe a rappresentare un’efficace risposta ai problemi attuali dell’Ue”.